PRATO (6.12.2011) – Aziende cinesi che chiudono e lasciano Prato per la crisi ? Su un fenomeno che sta assumendo contorni ancora tutti da interpretare, interviene WANG LI PING, imprenditore cinese da molti anni associato a Cna, componente della Direzione CNA e coordinatore delle imprese orientali iscritte all’Associazione.
Profondo conoscitore della realtà produttiva cinese, Wang è a Prato dal lontano 1990 e opera come imprenditore nel settore dei filati per confezioni con una consolidata azienda familiare intitolata ai figli.
“L’allontanamento delle imprese cinesi – tiene a sottolineare Wang – è indubbiamente legato ai riflessi di una crisi che ha colpito tutta l’economia innescando un calo di lavoro e di ordini soprattutto nel settore della confezione. Il fenomeno però sembra riguardare principalmente imprese orientali di nuova acquisizione e di piccole dimensioni. Per intendersi, quelle che si sono insediate a Prato in un periodo compreso tra 1 e 3 anni e che quindi risentono maggiormente di tutte le difficoltà legate all’avviamento dell’azienda ed hanno un legame ancora forte con la patria d’origine.
Questo ovviamente non vale per tutte le imprese cinesi già consolidate che sono qui da decenni – prosegue Wang – gestite da imprenditori che hanno qui radici familiari, figli e nipoti nati a Prato, e non hanno nessuna intenzione di andarsene. Anzi. Si impegnano ogni giorno per reagire alla crisi pur di restare e seguono due strade: ridurre le spese aziendali il più possibile o trovare nuove nicchie di mercato, viaggiando moltissimo in Italia per cercare nuovi clienti.
E’ un lavoro faticoso e non sempre coronato da successo visto che, anche in presenza di una clientela allargata, gli ordini e i quantitativi che si ottengono sono molto inferiori rispetto al passato.
Il momento quindi è davvero difficile per tutti, ma sono convinto che alla luce di una ripresa – anche minima – le aziende cinesi più sane e solide torneranno a Prato perchè qui, a differenza di ciò che avviene altrove, ad esempio in Polonia, esiste sia un tessuto produttivo che permette di avvalersi di tutte le lavorazioni che compongono una filiera completa, sia la possibilità di avere l’aiuto di professionalità e servizi alle imprese eccellenti.
Se guardo ad esempio alla mia esperienza ormai ventennale a Prato – aggiunge Wang – posso dire che solo associandomi a Cna ho capito molte cose e sono cresciuto dal punto di vista imprenditoriale. Con la guida dell’associazione sono riuscito a gestire l’azienda in maniera corretta e a mettermi in regola con le normative, cosa che non ero riuscito a fare prima con consulenti privati correndo il rischio di sanzioni e di chiudere.
Pian piano sono entrato nella complessità delle norme italiane, ho trovato professionisti per amministrare in maniera corretta la contabilità, le buste paga, i contributi, e mi sono regolarizzato nei confronti dell’Agenzia delle entrate. Non solo. Un altro aspetto importante è stato il supporto e i sopralluoghi di Cna per la regolarizzazione degli impianti, delle macchine, per la sicurezza sul lavoro, per le pratiche ai vigili del fuoco. E questo senza contare i percorsi formativi che mi hanno consentito di far crescere le conoscenze e la cultura imprenditoriale anche nei miei figli che erediteranno l’azienda.
Ecco perchè non lascerò mai Prato, e sono convinto che lo stesso faranno le aziende orientali più solide che hanno trovato qui un futuro e una nuova dimensione”.