La Direzione Nazionale di CNA ha incontrato a Roma il Ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso, tra i presenti anche il Presidente di CNA Toscana Centro Claudio Bettazzi, la Vicepresidente nazionale Elena Calabria, il Presidente nazionale del Gruppo Giovani Imprenditori Simone Gualandi e il Presidente nazionale dell’Unione Benessere e Sanità Massimiliano Peri.
“È stato un incontro molto positivo – spiegano i vertici di CNA Toscana Centro – dal quale sono emerse posizioni condivise sull’importanza ed il valore del Made in Italy e della centralità della piccola e media impresa artigiana nel nostro Paese”.
L’iniziativa è stata aperta dal presidente della Confederazione, Dario Costantini, che ha presentato un dossier sui temi più “caldi” per artigiani e piccole imprese al Ministro, punto di riferimento centrale di queste categorie. In particolare, Costantini ha indicato cinque priorità: incentivi, sostegni agli investimenti, accesso al credito, export e Made in Italy, automotive. E ha ricordato, anche se la materia non è direttamente riferibile al ministero delle Imprese, come sia necessario un rapido intervento governativo sui bonus edilizi che consenta a perlomeno 40mila imprese di evitare la chiusura per avere rispettato delle leggi statali.
Il ministro Urso ha esordito spiegando che questo è il primo di una lunga serie d’incontri: il governo vuole riscrivere la politica industriale italiana, latitante da trent’anni, e in quest’opera vuole confrontarsi con le forze produttive per arrivare a una conferenza finale entro un anno. Quindi Urso ha messo in risalto il ruolo di artigiani e piccole imprese nel sistema Paese, elementi di forza in questa fase di deglobalizzazione: grazie a loro e alla loro flessibilità l’Italia ha mostrato maggiore resilienza nella crisi ed è guardata con ammirazione all’estero.
“Questo è il primo di una serie di incontri con esponenti del Governo. Buona è l’intenzione del Ministro Urso di riscrivere un nuovo progetto che veda al centro piccole e medie imprese italiane e che definisca le strategie di sostegno e di rilancio. Sempre sul fronte internazionale il Ministro ha illustrato la previsione di una apertura di nuovi mercati e il rafforzamento di quelli già attivi. La guerra in Ucraina ha infatti portato alla chiusura di alcuni mercati ad est, quindi gli altri paesi europei saranno costretti a guardare al sud, verso l’Italia, offrendo nuove possibilità di esportazioni”.
Il Ministro ha poi annunciato una serie di riforme basilari per ridisegnare l’economia italiana, a partire dalla riforma degli incentivi, una giungla di circa 2mila opzioni nella quali le imprese devono districarsi, e dal disegno di legge sul Made in Italy, da presentare in aprile per valorizzare questa unicità mondiale e difenderla da concorrenza sleale e contraffazione.
Oltre che in Italia è a Bruxelles che il Ministro punta la sua azione, anche per ribaltare la visione molto ideologica sulle tecnologie delle istituzioni europee, che il nostro Paese contesta perché favorevole alla neutralità tecnologica. Ma Urso è ottimista e si è anche detto convinto che la rinascita della ‘cortina di ferro’ spingerà l’Europa a guardare al Mediterraneo, restituendo centralità all’Italia