Modifiche in vista per il ticket sanitario che riguarda tutti i cittadini. “A partire dal primo ottobre infatti – spiega Maria Coppola, presidente del Patronato Epasa Cna – chi deve pagare il ticket sanitario non potrà più autocertificare la propria fascia economica di reddito, né in farmacia né negli ambulatori specialistici. La novità è legata all’introduzione della ricetta elettronica con la quale ciascuno di noi si ritroverà il codice della propria fascia di reddito già stampato sulla ricetta. Detto questo però, nel caso in cui il codice fosse assente, sarà necessario pagare il ticket relativo all’importo massimo e se il sistema elettronico riportasse sulla ricetta un codice errato, gli utenti si ritroverebbero a pagare un importo improprio e magari non dovuto. La nuova procedura riguarderà migliaia di persone visto che è rivolta a tutti i cittadini che pagano il ticket e appartengono a un nucleo familiare fiscale con reddito inferiore o pari a 100.000 euro”. La manovra non è di poco conto e vede esentati solo 3 categorie di soggetti: i cittadini già esentati per motivi di reddito, condizione lavorativa, per patologia o per malattie rare; gli utenti che si avvalgono dell’Isee e i contribuenti con reddito superiore a 100.000 euro. Trovandosi di fronte ad inadempienze o codici errati, dunque, dice Coppola, “in primis è necessario verificare il proprio codice di esenzione sulla ricetta e, in caso di codice errato, richiedere le opportune modifiche alla Usl4 di Prato. Inoltre è consigliabile rivolgersi a qualsiasi sede del patronato Epasa per valutare se scegliere l’esenzione in base al reddito Irpef o al reddito Isee e, nel caso, per redigere la certificazione Isee che ha validità di un anno dalla compilazione”. Tutto questo non interessa i pensionati che hanno il codice di esenzione E01 o E02.