“Le imprese della filiera cinema e audiovisivo CNA hanno enormi difficoltà ad accedere al credito e fanno i conti con un panorama di luci ed ombre che evidenzia, in primis, la necessità di modificare i fondi di finanziamento per questa tipologia di imprese creative. CNA nazionale stima che il comparto conta quasi 30.000 imprese a livello nazionale, di cui 1/5 svolge attività che rientrano pienamente nel settore cinematografico e audiovisivo, mentre il resto rappresenta imprese della filiera attivata da questo segmento produttivo, e occupa quasi 240.000 addetti. Il settore a causa della pandemia ha visto, nonostante il calo del numero di addetti, registrare comunque un incremento diffuso di nuove imprese in Italia, seppur a macchia di leopardo, e produce un valore aggiunto lordo nel solo settore Core (cioè tipicamente cinematografico e audiovisivo) di quasi 3 miliardi, con un fatturato complessivo superiore ai 9 miliardi. Queste imprese nel 2020 hanno speso quasi 8 miliardi per acquisto di beni e servizi e costi del personale e se il 45% di aziende dichiara necessità di ricorrere al credito bancario per finanziare l’attività ordinaria della propria azienda, oltre il 56% intende ricorrere al credito bancario per finanziare nuovi progetti, scontrandosi però con difficoltà di ogni tipo”.
Ad affermarlo è Emanuele Nespeca, Presidente di CNA Cinema e Audiovisivo di CNA Toscana Centro e Cna Toscana che fotografa le difficoltà di un settore ancora sottostimato dal mondo creditizio, sottolineando le criticità emerse dall’ultima indagine sul credito realizzata dal livello nazionale di CNA, cioè “estrema difficoltà di accessibilità bancaria: garanzie richieste troppo ingenti, tempi lunghi di concessione, difficoltà a far comprender il business, fidejussioni bancarie troppo esose, richieste di garanzie personali, nessuna disponibilità per cessione Tax credit sopra i 100.000 euro e richieste anticipo contratti”.
Su tutti questi nodi, precisa Nespeca “si impone un cambio di rotta concreto per sostenere e rilanciare un settore colpito dalle conseguenze della pandemia e CNA Cinema e Audiovisivo sta facendo un intenso lavoro di coinvolgimento delle istituzioni, sia a livello regionale che nazionale”.
Sul primo fronte infatti, sottolinea Nespeca “abbiamo sensibilizzato la Regione Toscana ottenendo, a dicembre 2021, l’approvazione di un ODG in cui la giunta regionale individua il comparto del cinema e dell’audiovisivo, nonché quello relativo alle nuove tecnologie legate al mondo del racconto e del gaming, tra le imprese creative cui dedicare una previsione specifica ed adeguata attenzione, anche in termini di risorse, nell’ambito della nuova programmazione settennale 2021-2027 del POR FESR. E’ un risultato importante se si pensa che in Toscana, nell’ambito della filiera legata alla produzione audiovisiva, al cinema ed al mondo dello spettacolo operano 619 imprese – di cui più di 100 solo nel territorio di Prato e Pistoia – che danno lavoro a oltre 2.000 persone. Parliamo di un contesto variegato e differenziato, in cui convivono imprese di piccola e media dimensione, ma anche i grandi player nazionali ed internazionali che operano nella produzione, post produzione, distribuzione e service, oltre ad un indotto in grado di coinvolgere sul territorio le più svariate attività”.
Ma non è tutto. Parallelamente CNA Cinema e Audiovisivo ha operato sul livello nazionale per identificare nuove forme di finanziamento e misure in grado di aiutare un comparto fortemente colpito dalle conseguenze della pandemia, e questo impegno si è concretizzato nei giorni scorsi con la sottoscrizione di un accordo quadro tra Banca Etica e CNA, per avviare una collaborazione a sostegno delle imprese artigiane e delle piccole imprese del settore che destina un plafond riservato alle imprese CNA cinema e audiovisivo pari a 2 milioni e mezzo di euro per la cessione dei crediti fiscali. Il primo obiettivo riguarda l’accesso al credito per la filiera del cinema e dell’audiovisivo: in particolare si intende valorizzare il lavoro dei piccoli produttori indipendenti con linee di credito ad hoc, fra le quali la cessione del Tax Credit Cinematografico, e l’accordo prevede già di sviluppare ulteriori strumenti e prodotti finanziari per agevolare l’accesso al credito di una vasta platea di artigiani e piccole imprese.
Questa collaborazione, conclude Nespeca, “si articolerà sui temi della lotta all’esclusione finanziaria; della valorizzazione delle produzioni artigiane tipiche e tradizionali; della tutela delle diversità enogastronomiche; degli investimenti per la sostenibilità delle produzioni; della sostenibilità sociale dei piccoli Comuni attraverso il supporto alle piccole imprese commerciali e artigianali che ne rappresentano la linfa vitale. Si tratta di un importante passo avanti verso nuovi e diversificati strumenti finanziari dedicati e necessari a valorizzare questa tipologia di attività artigiane e consentire ai nostri associati di avvalersi della cessione del credito di imposta per tagli anche inferiori ai 10.000 euro”.
In vista dell’avvio dell’operatività dell’iniziativa, gli interessati potranno rivolgersi agli Uffici di CNA per maggiori informazioni.