Carrozzieri: siglate le linee guida tra organizzazioni di categoria, Ania e consumatori. Gianassi, CNA “ridurre i contenziosi è un primo passo a favore delle imprese di autoriparazione e dei consumatori”

Autoriparatori, assicurazioni e consumatori collaboreranno, finalmente, per garantire riparazioni a regola d’arte, a costi chiari, effettuate in tempi certi, nel rispetto delle condizioni di corretta concorrenza sul mercato. E per ridurre, di conseguenza, la conflittualità. E’ l’obiettivo delle Linee guida sottoscritte dalle Associazioni degli autoriparatori di CNA, Confartigianato e Casartigiani, dall’Ania (l’associazione che riunisce le compagnie assicurative) e dalle Organizzazioni dei consumatori. Le Linee guida sono previste dalla legge 124 del 2017. Puntano ad offrire a chi ha subìto un sinistro auto servizi di riparazione qualificati e trasparenti, eseguiti sulla base di precise procedure di intervento in officina e fondati su chiare regole di rendicontazione e di liquidazione del danno.

Come sottolinea Marco Gianassi, Portavoce Carrozzieri Cna Toscana Centro: “Le imprese di autoriparazione che aderiscono all’accordo si impegnano a effettuare la riparazione del veicolo incidentato seguendo una serie di regole codificate che garantiscano la sicurezza del ripristino del mezzo, nonché la qualità di materiali e ricambi, in conformità alle specifiche tecniche delle case costruttrici. Si assicura quindi trasparenza e tracciabilità dell’intervento utile ad accrescere il livello di sicurezza stradale. Inoltre le Linee guida semplificano anche le modalità per ottenere il risarcimento visto che il danneggiato potrà far riparare il veicolo dal proprio autoriparatore di fiducia, senza anticipare la spesa a cui penserà la compagnia assicuratrice, se accertata la responsabilità del sinistro, tramite il pagamento diretto all’autoriparatore”.

Malgrado questi primi passi avanti, fa notare però Gianassi: “Alla vigilia della firma sono circolate sia sui blog di categoria sia sulla stampa, illazioni e fake news sulla validità di questo accordo. Sono attacchi incomprensibili che vanno rispediti al mittente. Bisogna infatti chiedersi a chi gioverebbe colpire la nascita di un accordo che muove i primi passi nella direzione giusta di ridurre i motivi di scontro tra carrozzieri e compagnie di assicurazione. In questi casi bisogna chiedersi prima di tutto chi risulterebbe penalizzato da questo accordo e soprattutto da una nuova auspicabile fase di concertazione tra ANIA ed Organizzazioni artigiane. E’ abbastanza semplice capire che una riduzione del contenzioso penalizzerebbe chi ottiene benefici da esso come le agenzie di infortunistica stradale, gli studi legali e persino le organizzazioni ben strutturate che dalla gestione e trattazione del sinistro traggono guadagno. Ecco perché una domanda è d’obbligo: non sarà che gettare discredito nei confronti delle associazioni di categoria non sia nell’interesse dei carrozzieri  ma a favore di ben altri soggetti?”.

 

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