Con Circolare 29/E del 18 settembre, l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato un dettagliato approfondimento sui requisiti oggettivi e soggettivi che devono ricorrere per poter beneficiare delle detrazioni per efficientamento energetico, ristrutturazione e arredamento degli edifici. Come già precisato su queste pagine, si tratta di opportunità che interessano diversi settori produttivi: costruttori edili, termoidraulici, impiantisti elettrici, progettisti, arredatori e, ovviamente, clienti-consumatori. La detrazione spettante viene recuperata in dieci anni tramite 730 per pensionati e lavoratori dipendenti e sul modello Unico per le imprese. Si tratta di un diritto reversibile: in caso di decesso del fruitore infatti, gli importi ancora da riscuotere saranno beneficiati dall’erede. Elenchiamo brevemente i punti salienti rimandando alla lettura della circolare, disponibile nel collegamento in calce, gli opportuni approfondimenti. La misura del 65% si applica alla riqualificazione energetica degli edifici civili e industriali ed ha limiti di detrazione diversificati a seconda della tipologia di intervento: 100 mila euro per rivestimento a cappotto, 30 mila per l’installazione di solare termico, caldaie a condensazione e pompe di calore, 60 mila per la sostituzione degli infissi ecc. La misura del 50% spetta per le ristrutturazioni dei soli edifici civili con un limite di spesa di 96 mila euro (sconto fiscale massimo 48 mila euro). Entrambe le misure, salvo auspicabili ripensamenti, ci sarebbe la promessa del governo di rendere permanente almeno quella prevista per il risparmio energetico, sono destinate a ridursi al 36% dal primo gennaio 2014. Staremo a vedere. Raccomandiamo nuovamente le nostre imprese, i professionisti e le Associazioni Consumatori di informare tempestivamente clienti e assistiti su queste opportunità.
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