Sull’emergenza denunciata a più riprese da CNA Toscana Centro che dà voce all’emergenza in atto nel settore dell’autospurgo, interviene la Presidente Elena Calabria.
“Nella provincia di Prato, ed in tutta la Toscana, da quasi due mesi, le imprese che operano nel settore dell’autospurgo si trovano ad affrontare una situazione di estrema difficoltà che continua a trascinarsi tra sentenze del Tar, ordinanze d’urgenza e rimbalzi di responsabilità tra amministrazioni locali e centri di conferimento e, ad oggi, non sembra proprio che si stiano creando le condizioni per tornare alla normalità nella gestione di questi servizi.
A farne le spese, come abbiamo denunciato a più riprese, anche a livello toscano, sono principalmente le piccole e medie imprese che effettuano servizi di autospurgo e che, di fatto, sono quasi ferme da oltre un mese e mezzo subendo danni enormi in termini di fatturato. Quanto? A livello regionale abbiamo quantificato danni per oltre cinque milioni di euro per le oltre 350 imprese di autospurgo di tutta la Regione. A questo aggiungiamo, poi, la lievitazione dei costi di conferimento che le nostre imprese in questi giorni si sono sentite preannunciare dai responsabili dei centri a causa, si dice, dei maggiori costi di smaltimenti subiti.
Ora è evidente che la tolleranza sia arrivata ai minimi termini. Le amministrazioni pubbliche devono dare risposte urgenti e a 360° gradi, identificando soluzioni che riguardino tutto il tema dei rifiuti – non solo la gestione dei fanghi – e che soprattutto non siano basate solo sulle emergenze che piovono a seconda del periodo dell’anno. Per questo chiediamo una strategia chiara che tenga conto delle esigenze di tutti, cittadini e imprese, agevolando quegli impianti che si sono dichiarati disponibili a fare investimenti e a garantire dei risultati concreti”.