“L’alleggerimento della Tari è un primo passo importante per dare ossigeno alle imprese del distretto. Un passo che va nella direzione indicata da anni CNA e da tutte le associazioni di categoria aderenti a Rete Imprese. E’ fondamentale però che non ci si fermi a questo. Resta ancora molto da fare per diminuire l’impatto della pressione fiscale sulle imprese”. Il presidente dell’area Prato e vicepresidente di Cna Toscana Centro, Claudio Bettazzi, esprime a nome di tutta l’associazione il suo gradimento per le novità introdotte dall’ultima manovra fiscale del Comune di Prato, propedeutica al bilancio di previsione 2018. “E’ positivo che il Comune abbia pensato ad un fondo di centomila euro per esentare le start-up dalla Tari o per ridurre l’imposta per l’imprenditoria giovanile, che rappresenta il nostro futuro – prosegue Bettazzi -. Ricordo però che secondo i dati del nostro osservatorio, a Prato una qualsiasi impresa sopporta un carico fiscale fra i più alti in Regione, pari al 58,9%. In pratica le aziende lavorano per 7 mesi, fino al 2 agosto, solo per pagare le tasse. Una situazione che non è più sostenibile”.
Nel pacchetto sono previsti sconti anche per quanto riguarda l’Imu in seguito all’installazione di telecamere di videosorveglianza: “Una buona soluzione – aggiunge Bettazzi –. Utile per aumentare la sicurezza complessiva in città e nelle aziende. Era una delle idee che avevamo sostenuto tramite Rete Imprese ai recenti tavoli organizzati con la pubblica amministrazione, quindi non possiamo che essere soddisfatti”. Impossibile, però, dimenticare le questioni che ancora restano irrisolte e che potrebbero contribuire ad alleggerire ulteriormente il carico fiscale che grava sulle piccole e medie imprese del territorio: “La vera partita da giocare al tavolo della Regione riguarda gli impianti di smaltimento dei rifiuti. Inutile ribadire la condizione critica che sta mettendo in ginocchio le aziende della piana, sommerse dai loro scarti di lavorazione e costrette a fare i conti con regole e burocrazie troppo diverse fra un Comune e l’altro – precisa il vicepresidente di Cna Toscana Centro -. L’individuazione dei siti per lo smaltimento di tali rifiuti deve essere una delle priorità della politica regionale e locale. Continuiamo a ribadire la necessità, fra l’altro, di semplificare le regole di smaltimento e di renderle uniformi almeno nella piana tra Firenze, Prato e Pistoia, con la creazione di un’unica Ato al posto delle tre esistenti”.