Dal 7 febbraio prossimo tutti i bonus edilizi saranno soggetti a nuovi vincoli, come definisce il Decreto Sostegni Ter approvato venerdì scorso. In particolare: la cessione del credito sarà limitata ad un solo passaggio. Arriva quindi una nuova sostanziale modifica oltre a quella del visto di conformità e della congruità delle spese per evitare speculazioni introdotta l’11 novembre scorso con il decreto anti frodi, che rischia però di paralizzare il mercato della riqualificazione edilizia.
Commenta il Presidente degli Edili CNA Toscana Centro Riccardo Castellucci “ormai assistiamo ogni mese a una serie di interventi normativi sui bonus fiscali che vanno a produrre soltanto confusione sia nelle imprese che nei committenti, e che di fatto scoraggiano il mercato e non necessariamente contrastando le frodi. Tutto questo produce incertezza e porterà sicuramente ad un blocco del mercato già di per sé rallentato dall’aumento dei prezzi e dalla carenza di materiali, mettendo in crisi le imprese del settore casa che stavano facendo ripartire l’economia del paese.”
“Nel mondo della piccola impresa- aggiunge Mirko Rindi Presidente dei Termoidraulici CNA Toscana Centro – il meccanismo della cessione e dello sconto in fattura può reggere solo a condizione che il bonus ricevuto nel proprio cassetto fiscale possa essere ceduto ad un soggetto finanziario per rendere liquido il credito e sostenere le spese correnti aziendali. Su queste certezze le nostre imprese hanno impostato la loro programmazione, prenotato materiali, reclutato nuova manodopera e firmato contratti con la clientela, assumendo precisi impegni. Purtroppo, ad oggi, il sistema è di fatto bloccato da mesi, e lo sarà ancor di più dopo l’entrata in vigore del decreto Sostegni Ter, con l’impossibilità di smobilizzare il credito d’imposta necessario per la sopravvivenza stessa dell’impresa.”
Concludendo, Castellucci e Rindi ribadiscono che “CNA Toscana Centro giudica in modo negativo l’ennesimo intervento che modifica criteri e procedure dei bonus edilizi, e si batterà per cambiare la norma, al fine di tutelare il lavoro e la vita stessa delle piccole imprese che si sono impegnate del mondo dei bonus edilizi”.