BETTI: “Basta stangate. Quando si comincia a riqualificare la spesa?”

 

 

DSC_7285 Sulle stangate a cittadini e imprese di Comune e Provincia (Imu per il primo e Rc auto per la seconda); interviene il vicepresidente CNA, Stefano Betti, che tiene a sottolineare alcuni punti:

 “ Che l’Italia avesse bisogno di soldi, è innegabile e chiaro a tutti; e che il generale consenso al Governo Monti dimostri che la maggior parte degli italiani è responsabile e consapevole, è altrettanto evidente.

Quindi ci aspettavamo che, ad esempio, la nuova Ici che ora si chiama Imu, avrebbe rappresentato uno dei molti contributi che siamo chiamati a versare per rimediare la crisi europea e i danni prodotti da chi ha governato con superficialità, peraltro negando la crisi fino ad oggi.

Ma quando si entra nel concreto dei provvedimenti, ci sono alcuni distinguo da fare.

Infatti, una fetta non poi così piccola dei provvedimenti va a finanziare gli enti locali. Ciascuna amministrazione ha la possibilità di scegliere “se” e “in che misura” applicare la sua personale “stangata” ai cittadini.

Gli amministratori, anche quelli pratesi, si prodigheranno nello spiegarci “quanto sono costretti” ad applicare questa stangata perchè il Governo centrale, oltre a tassare i cittadini, ha tagliato le risorse agli enti locali.

Così, la stampa da mesi è piena di dichiarazioni che preparano il terreno dicendo: “O si fa così, o si tagliano ancora i servizi”; e visto che nessuno vuole ulteriori tagli su servizi già ridotti all’osso, pare indiscutibile che si debbano aumentare le tasse provinciali e comunali.

Invece, la vera modernizzazione del sistema sarebbe quella che vede, finalmente, tagliare i costi,  riducendo e rendendo efficiente una pachidermica macchina burocratica, mal governata, mal gestita, inefficiente e costosissima. Una macchina che in tanti casi produce solo costi, dà complicazioni alle imprese e fa infuriare i cittadini.

A questo, anche per le Amministrazioni locali, potremmo aggiungere i costi derivanti da società che potrebbero essere privatizzate o addirittura cancellate, oltre ad un patrimonio pubblico che tutto il dibattito nazionale chiede “di vendere,  per trasformare capitalizzazioni inutili in capitali utili a sostenere sviluppo, servizi e lavori pubblici”.

Qualcuno potrebbe rispondere che per queste cose servono tempo lunghi: Va bene. Pagheremo, magari per un anno, ma diteci:    quando si comincia a riqualificare la spesa???

Di questo non si parla, e intanto, con una mentalità da ragionieri di periferia, i politici locali aumentano l’Imu in Comune e la tassa Rc auto in Provincia”.

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