Bettazzi: “diciamo al Governo come semplificare. Fino al 15.12 aperta la consultazione online del Ministero”

Bettazzi 6La burocrazia è tra i peggiori nemici delle imprese ma Governo e ministeri – è un dato di fatto –  non sanno come ridurre scartoffie e lungaggini annesse. L’alternativa ? L’unica possibile è aprire un dialogo diretto con gli imprenditori e le associazioni datoriali chiedendo loro di segnalare tutte le trappole del sistema  e tracciare la strada di una reale semplificazione.

L’idea – frutto anche delle battaglie che Cna porta avanti da sempre a tutti i tavoli istituzionali, nazionali e locali – ha preso corpo con il progetto “100 procedure per semplificare”, una consultazione online già attiva che resterà aperta  fino al 15 dicembre prossimo con l’obiettivo di evidenziare le maggiori complicazioni esistenti e procedere poi ad una loro eliminazione.

L’opportunità non è di poco conto, dice Claudio Bettazzi, presidente Cna, “e per avere un’idea del peso della burocrazia sulle piccole e medie imprese basta guardare l’esito delle ultime indagini effettuate dal centro studi Cna. Solo sul fronte fiscale, ad esempio, oggi una piccola impresa individuale manifatturiera deve sottostare ogni anno a 22 adempimenti (dall’Iva, alla Tares, all’Irap e via di seguito) che comportano un obbligo operativo di 70 scadenze ogni 12 mesi. Se consideriamo l’anno di 365 giorni, significa più di una scadenza ogni 5 giorni. Ma se consideriamo invece, come sarebbe normale, che in un anno ci sono 230 giornate lavorative effettive, significa una scadenza ogni 3 giorni, alla quale si aggiungono, una volta l’anno l’Unico, la dichiarazione Irap o la presentazione del modello degli studi di settore. Ma l’Iva vede 12 scadenze l’anno, la Tares 4, 3 l’autocertificazione Iva delle ritenute sugli appalti. E via dicendo fino ad arrivare a 70 appuntamenti, solo con il fisco, nell’arco di 12 mesi. Una vera follia”.

Di qui, l’invito a far arrivare al Governo più segnalazioni possibili, visto che, continua Bettazzi,   “sull’argomento per la prima volta otteniamo non promesse vuote ma uno strumento concreto e operativo che ci auguriamo conduca ad un serio processo di revisione degli adempimenti solitamente rovesciati sul sistema economico con infinite perdite di tempo e di denaro. In un Paese che vuole dirsi civile, del resto, non è più possibile scaricare addosso alle aziende simili oneri, sottraendo risorse a un sistema economico già messo in ginocchio dalla crisi”.

Di qui, l’importanza per le imprese “di farsi attori del processo di riordino normativo sia perchè quest’ultimo rappresenta un nodo cruciale per restituire competitività al nostro sistema economico, sia perchè consentirebbe di recuperare risorse da destinare a investimenti e sviluppo”. Aderire all’iniziativa è facile  e per segnalare procedure e adempimenti da tagliare è sufficiente collegarsi online all’indirizzo www.magellanopa.it/semplificare/defaultPS.asp

 

 

 

 

 

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