“Come Rete Imprese Prato, siamo seriamente preoccupati per gli effetti derivanti dalle perdite subite da imprenditori e cittadini a seguito del deprezzamento del valore delle azioni della BPV. Stanno arrivando nei nostri uffici molte chiamate di imprenditori che avevano acquistato tali azioni e si ritrovano oggi patrimoni deprezzati”.
Sulla questione rovente del deprezzamento delle azioni attuato dalla Banca Popolare di Vicenza – la cui assemblea dei soci ha deliberato la svalutazione delle azioni da 62,5 a 48 euro – interviene il Presidente pro-tempore di Rete Imprese Italia, Mauro Lassi, che dà voce alle associazioni di Rete Imprese Prato e chiarisce: “non ci saremmo mai aspettati che, quella che era da sempre, e ritenevamo fosse ancora, la Banca di riferimento per il sistema economico pratese, potesse assumere un atteggiamento così negativo e a nostro parere scorretto, nei confronti del territorio che l’ha sempre sostenuta negli anni di benessere economico in cui ha vissuto la nostra città.
Da quanto emerge, è evidente che le conseguenze innescate dalla decisione della BPV pesino soprattutto su Prato e ciò che proprio risulta inaccettabile è l’atteggiamento e il modus operandi portato avanti negli ultimi tempi dalla Banca di Vicenza.
Ci risultano persino casi in cui alcuni imprenditori hanno richiesto il rientro del proprio capitale, seppur deprezzato, sentendosi rispondere che, tecnicamente, la restituzione non è possibile. Questo è inammissibile.
Il deprezzamento ha avuto le peggiori ripercussioni proprio sul distretto pratese in considerazione degli elevati quantitativi di azioni che, negli anni passati, sono stati collocati ad imprese, artigiani ed altri operatori economici.
Sia chiaro che il ruolo delle associazioni, sia nei confronti di BPV che di altre banche, è stato da sempre quello di lavorare con tutti gli istituti bancari per garantire un più facile accesso al credito. In questa situazione tuttavia, Rete imprese Prato ha preso atto delle innumerevoli segnalazioni che piovono ogni giorno nei nostri uffici, e ha deciso di stare in prima linea a fianco dei propri associati per valutare le iniziative – anche legali – finalizzate a contenere gli effetti negativi derivanti dalla decisione adottata dalla BPV, attivando una collaborazione con uno studio legale che si occuperà di valutare le singole vicende che gli imprenditori vorranno sottoporci”.