Il Segretario Nazionale Sergio Silvestrini è arrivato alla CNA di Pistoia per incontrare Pietro Ichino, docente di diritto del lavoro impegnato da tempo per una riforma dei rapporti di lavoro e delle relazioni sindacali, già inserita nell’Agenda Monti e che, nelle intenzioni, mirava a promuovere la flessibilità del mercato del lavoro, necessaria al sistema delle imprese e la sicurezza dei lavoratori secondo il modello della flexsecurity. “La recente campagna elettorale è stata molto attenta a eludere i nodi irrisolti della riforma Fornero, con il concreto rischio che a cento passi fatti in avanti ne seguano immediatamente duecento indietro – afferma Aldo Piantini, Presidente provinciale della CNA di Pistoia. Il cuore della legge 92/2012 è infatti lo scambio tra una minore rigidità in uscita e qualche limite in più nell’utilizzazione del contratto a termine, del lavoro a progetto e della collaborazione con le cosiddette partite iva. Un compromesso risultato alla prima prova dei fatti difficile e che ha scontentato molte imprese ed altrettanti lavoratori. Come CNA siamo molto critici su quella che è stato ad oggi lo sviluppo di questo provvedimento. La percezione delle imprese – prosegue Piantini – è infatti di essere lontani da quella grande riforma del diritto del lavoro di cui lo stesso Professore Pietro Ichino nel suo ultimo libro invita a non avere paura”. Un provvedimento che infatti ha modificato l’art. 18 senza cambiarlo radicalmente e che non farà decollare la contrattazione di secondo livello, territoriale ed aziendale, introducendo per lo più qualche balzello per i datori di lavoro con una contribuzione aggiuntiva in caso di licenziamento e di contratti a termine, rendendo complicata la successione di contratti temporanei ed aggravando i controlli formali. Inoltre viene di fatto omessa qualsiasi misura per ridurre il costo del lavoro.
All’iniziativa, che si è tenuta il 14 marzo scorso, realizzata con il patrocinio del Comune di Pistoia ed il contributo della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, hanno partecipato numerose imprese e professionisti della provincia.
Il Segretario Nazionale della CNA nel suo intervento ha sottolineato come la pressione fiscale italiana, con il suo 68%, sia la più elevata del mondo e come negli ultimi 10 anni il nostro Paese abbia fatto registrare un crollo verticale del PIL di circa il 10%. “Le nostre imprese sono allo stremo delle forze, non si può continuare così – ha affermato Silvestrini. Serve un’Idea-Paese che coniughi il rigore con lo sviluppo. Non possiamo dare nessun credito a chi pensa di poter uscire dall’Europa; e tuttavia l’UE non può essere solo controllo dei conti pubblici e contenimento della spesa. Noi siamo per una politica economica pragmatica, di stampo neo-keynesiano, che tenga sotto controllo i bilanci pubblici ma che rilanci gli investimenti. Il 95% delle nostre imprese opera sul mercato locale ed è proprio quest’ultimo che dovremo sviluppare, se vogliamo che il Paese si riprenda dopo 5 anni di crisi drammatica”.
Sul tema del lavoro – ha continuato il Segretario Nazionale – dobbiamo fare in modo che accanto ad una maggiore flessibilità in uscita vi sia un’azione seria di tutela del mercato del lavoro, fortemente incentrata sullo sviluppo e sulla crescita. Senza dimenticare che resta fondamentale liberare le nostre imprese dal fardello della burocrazia, che frena lo sviluppo. Per questo come CNA proponiamo l’abolizione del DURC”.