PRATO – In Toscana anche l’autotrasporto è rientrato nel range delle attività escluse dall’aumento dell’aliquota Irap, proprio come previsto per edilizia e manifatturiero. Felice Mastromartino, presidente di Cna Fita Prato, non nasconde la soddisfazione “per quello che è, di fatto, il risultato di una forte azione sindacale attivata verso la Regione che ha compreso le difficoltà pesantissime di un settore tra i più colpiti da una crisi congiunturale ancora molto pressante. E’ infatti proprio grazie all’iniziativa di Cna Fita, alla quale hanno poi aderito anche le altre associazioni, che la giunta regionale è tornata sui suoi passi dopo aver deciso, nel novembre scorso, di deliberare una serie di aumenti della tassazione in base alla legge finanziaria per il 2013 – prosegue Mastromartino – A seguito della delibera, Cna Fita è invervenuta inviando una lettera a tutti i capigruppo consiliari, a cui sono seguiti incontri in cui abbiamo potuto spiegare lo stato di crisi eccezionale che pesa sul un settore che più di altri ha subito l’incessante crescita delle spese di gestione, in particolare l’aumento del costo del carburante. Non solo. Abbiamo evidenziato che questa manovra finanziaria pesa sugli autotrasportatori anche su un altro fronte: l’aumento della tassa di possesso dei veicoli, un’imposta che va ad incidere sull’unico bene strumentale per questo tipo di aziende”. Di qui l’azione di pressing attivata da Cna Fita che ha ottenuto la risposta positiva della Regione e l’esclusione dell’autotrasporto dall’aumento dell’aliquota Irap.