Prato, 05.12.2012 – «Non ci rassegnamo al declino del Paese e di Prato». Anselmo Potenza, presidente di Rete Imprese Italia Prato, il network costituito nazionalmente dalle associazioni di artigiani (Confartigianato Cna e Casartigiani) e commercianti (Confcommercio e Confesercenti), l’ha urlato chiaro e forte al Forum sullo sviluppo di Prato, di scena nel pomeriggio di martedì 4 dicembre nella Sala Ovale di Palazzo Banci Buonamici, davanti ad un folto pubblico di imprenditori.
Rete Imprese ha rilanciato i dieci punti del proprio progetto, presentato a luglio: riduzione Imu, credito, revisione patto di stabilità, sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione, una giusta riforma del mercato del lavoro («Non ci piace – ha affermato Potenza – la riforma Fornero, perché introduce rigidità in entrata e in uscita»), Prato “risorsa territoriale dell’area metropolitana”, valore al “made in”, pianificazione territoriale sovracomunale per la Grande Distribuzione..
Una piattaforma ripresentata in toto al convegno, su cui si sono già ottenuti primi importanti risultati, vedi Imu per la «mancata introduzione dei massimali nei Comuni della provincia», e la modifica del “Codice del Commercio” della Regione che scongiura la liberalizzazione selvaggi di nuovi iper-supermercati, ma che sconta, alla voce area metropolitana, un quadro di forte incertezza istituzionale, come ammesso, all’unisono e non senza una punta di amarezza, dai presidenti delle Province di Firenze, Prato e Pistoia, Andrea Barducci, Lamberto Gestri e Federica Fratoni: «Ci auguriamo che il Parlamento converta il decreto e corregga aspetti ancora indeterminati, su cui il governo si è mostrato disponibile, relativi agli organi decentrati dello Stato».
Le imprese non si frappongono pregiudizialmente a un diverso assetto («anche se questo nuovi strumenti sono nati male», ha declamato Luca Giusti, neo presidente di Camera Commercio Prato), di sicuro chiedono la presenza sul territorio dei servizi fondamentali per imprese e cittadini, un cambio di passo alla politica, e alle istituzioni locali, che a loro volta, per bocca dei tre presidenti di Provincia, descrivono una situazione che non si sblocca, «nel 2013 non avremo soldi».
Difficoltà che non scoraggiano il network di artigiani e commercianti, che non si fermano al grido iniziale di Potenza e rilanciano, in chiusura, con Valter Tamburini presidente di Rete Imprese Toscana Italia: «La politica si deve caratterizzare per programmi seri di promozione dell’economia». Vale per l’Italia e per la Toscana, vale per Prato.