“Accogliamo con soddisfazione la scelta dei Comuni di Carmignano e Quarrata di adottare la modalità di tariffazione puntuale della Tari a partire dal prossimo anno, seguendo l’esempio di Lamporecchio che ha già adottato questo meccanismo di equità. Di fatto, la tariffazione puntuale della Tari rappresenta un atto di responsabilità e attenzione verso le imprese perché consente di pagare l’effettivo utilizzo del servizio pubblico in relazione ai rifiuti urbani o assimilati realmente conferiti e smaltiti. Ora però è arrivato il momento che anche le altre amministrazioni seguano questa strada e che si giunga ad una regolamentazione unitaria e condivisa a livello di Ato toscana”.
Elena Calabria, Presidente CNA Toscana Centro, da un lato plaude alla scelta delle amministrazioni che, adottando la tariffazione puntuale della Tari hanno scelto la strada dell’equità nei costi del conferimento dei rifiuti, ma dall’altro, dice, “riteniamo urgente riportare questa discussione sul tavolo di Ato Toscana sia affinché in maniera concordata e uniforme tutti i Comuni rappresentati adottino la tariffazione puntuale e il relativo regolamento, sia per accelerare nei Comuni dell’area Ato una capillare applicazione del sistema di raccolta porta a porta. Solo così sarà infatti possibile introdurre un sistema virtuoso e raggiungere gli obiettivi di equità, uniformità ed economicità nella gestione del sistema dei rifiuti. Se infatti l’Ato ha competenze nella definizione del Piano di ambito che riguarda però le modalità di gestione dei rifiuti urbani e del servizio di raccolta, i vari Comuni hanno competenza sull’approvazione dei provvedimenti per l’applicazione della Tari, per categorie e regolamentazione. Ecco perché anche se i Comuni hanno oggi autonomia in questo ambito, per CNA è fondamentale che all’interno dell’Ato si lavori ad un unico modello regolamentare da recepire nei diversi consigli comunali. In assenza di questa uniformità le imprese continueranno a subire una situazione “a macchia di leopardo” tant’è che, ad oggi, la tariffa puntuale è applicata solo a Lamporecchio mentre per Carmignano e Quarrata bisognerà attendere l’anno prossimo”.
Di qui le due proposte che la Presidente Calabria mette sul piatto dei Comuni e dell’Ato Toscana: “istituire una Consulta tecnica a livello di ATO per avviare un confronto tecnico continuo e costruttivo visto che la soluzione di queste problematiche devono avvenire in un contesto strutturato e attraverso un organismo consultivo di rappresentanza dell’utenza, capace così di esprimersi compiutamente sulle diverse problematiche. In seconda battuta è poi necessario sottoscrivere un Patto con i Comuni e l’ATO. Le imprese infatti vogliono essere protagoniste della gestione di un servizio così importante come quello dei rifiuti e per ridurre i costi è necessario adottare singolarmente comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti. Le buone pratiche di gestione aiutano a contenere i disservizi e la maggiorazione del costo di ogni prestazione. La CNA si fa interprete di questo bisogno e si impegna anche attraverso le sue articolazioni a diffondere le buone pratiche ambientali secondo le indicazione dell’ATO . È evidente, tuttavia, che ci siano spazi di efficienza e di risparmio dovuto alla complessità della gestione in un territorio così vasto”.