La Regione Toscana con decreto dirigenziale n. 1499 del 15.03.2015 (in corso di certificazione) ha disposto la proroga dei termini per la presentazione delle domande sul bando per il microcredito alle imprese colpite da calamità, in scadenza il prossimo 27 marzo.
La nuova scadenza per la presentazione delle domande è stabilita nel 29 maggio 2015.
Finalità
L’ obiettivo operativo è quello di favorire una rapida ripresa delle imprese danneggiate a seguito di calamità naturali avvenute nei Comuni della Toscana individuati con atti di Giunta Regionale. La domanda di aiuto deve riferirsi a eventi avvenuti nei sei mesi precedenti la data di presentazione della domanda stessa. L’agevolazione consiste nella concessione di un finanziamento agevolato a tasso zero da riferirsi sia a spese per gli investimenti che a spese per la liquidità.
Destinatari
Le MPMI regolarmente iscritte al registro delle imprese, nonché i titolari di partita IVA in possesso dei seguenti dei seguenti requisiti:
• Regolarmente iscritti al registro delle imprese;
• Con sede legale/o operativa nei Comuni interessati dagli eventi calamitosi che abbiano
subito danni a beni di proprietà, ovvero di terzi, destinati all’attività d’impresa;
• Con sede legale/o operativa in Toscana che al momento dell’evento calamitoso
esercitassero la propria attività nei Comuni interessati e abbiano subito danni a beni di
proprietà, ovvero di terzi, destinati all’attività d’impresa;
• La cui attività non risulti cessata al momento di presentazione della domanda;
Ogni impresa o titolare di partita IVA può presentare una sola domanda in riferimento ad uno stesso evento calamitoso.
Tipologia di agevolazione
Gli aiuti sono concessi nella forma di finanziamento a tasso zero con le seguenti caratteristiche:
– importo che va da un minimo di 5.000 € ad un massimo di 25.000 € per ogni singola domanda; ogni impresa o titolare di partita IVA può presentare una sola domanda in riferimento ad uno stesso evento calamitoso;
– durata da min 36 mesi a max 120 mesi + preammortamento di ulteriori 12 mesi e un
preammortamento tecnico di massimo 30 giorni
Attività ammissibili
Sono ammissibili le iniziative nei settori che rientrano in un’attività economica identificata come prevalente nell’unità locale che realizza il progetto, rientrante nelle seguenti sezioni della Classificazione ATECO ISTAT 2007:
B – Estrazione di minerali da cave e miniere;
C – Attività manifatturiere;
D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;
E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento;
F – Costruzioni;
G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio ad esclusione delle categorie: 45.11.02, 45.19.02, 45.31.02,
45.40.12, 45.40.22, e dal 46.1 al 46.19.04;
H – Trasporto e magazzinaggio;
I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione;
J – Servizi di informazione e comunicazione;
M – Attività professionali, scientifiche e tecniche;
N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;
P – Istruzione, ammessi esclusivamente per i codici 85.52, 85.52.0, 85.52.01, 85.52.09;
Q – Sanità e assistenza sociale ad esclusione del gruppo 86.1;
R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;
S – Altre attività di servizi, limitatamente alle divisioni 95 e 96;
Spese ammissibili
Sono ammesse tutte le spese connesse allo svolgimento dell’attività economica e riconducibili alle seguenti
categorie:
a) per investimenti:
1. macchinari, attrezzature, ivi compresi gli automezzi, e arredi (anche usati);
2. opere murarie ed assimilate comprese quelle per l’adeguamento funzionale dell’immobile per la ristrutturazione dei locali, nel limite del 50% del totale delle spese ammesse;
3. investimenti atti a consentire che l’impresa operi nel rispetto di tutte le norme di sicurezza dei luoghi di lavoro, dell’ambiente e del consumatore.
Gli investimenti devono essere funzionalmente collegati all’attività economica ammissibile e regolarmente iscritti in bilancio.
È ammissibile anche l’acquisto di materiale usato se sono soddisfatte alcune condizioni
b) per liquidità:
1. scorte di materie prime, semilavorati e/o prodotti finiti;
2. sospensione dell’attività;
3. spese generali (es. utenze, affitto, stipendi, spese tecniche);
Le spese ammissibili non possono superare il valore del danno dichiarato dal beneficiario.
Il finanziamento concesso è di importo pari o inferiore al danno dichiarato, al netto di tutti gli altri pagamenti ricevuti a copertura dei danni nell’ambito di polizze assicurative o di altri contributi pubblici. Il valore del danno costituisce il tetto massimo del finanziamento concedibile, che comunque non può superare Euro 25.000,00