Il problema dei ritardi con cui la Pubblica Amministrazione salda le fatture potrebbe essere al capolinea. E’ questa la promessa del Governo Renzi che su questo tema ha lanciato un vero e proprio pressing mediatico. E che il sistema funzioni davvero è auspicato da tutti gli imprenditori in attesa di incassare. In effetti le procedure ideate dal Mef sembrano lineari e, volendo essere ottimisti, persino efficaci: il primo passo da fare è telematico e si fa al computer. I crediti scaduti al 31 dicembre 2013 vanno inseriti su un indirizzo web per consentire al sistema di verificare e attestare che siano “certi, liquidi ed esigibili”. Si ottiene così un “certificato di garanzia pubbblico” che, tra le altre cose, riporta la data entro cui l’Ente debitore dovrà saldare la fattura. A quel punto il creditore può attendere il pagamento, recarsi in banca a chiedere il classico anticipo fattura o, ed è forse questa la novità, effettuare la cessione pro soluto del credito stesso. Quest’ultima operazione, grazie alla richiamata garanzia dello stato, la si ottiene a condizioni particolarmente vantaggiose: 1,9% su base annua, comprensivo di oneri e commissioni, che diventa 1,6% se l’importo supera i 50 mila euro. La certificazione può essere utilizzata anche per compensare le cartelle esattoriali Equitalia o altre somme concordate per accertamenti tributari con adesione. Gli interessati troveranno altre precisazioni sul Vademecum Mef. Tutti i nostri uffici restano ovviamente a disposizione degli interessati a cui raccomandiamo di segnalarci tempestivamente eventuali disservizi o malfunzionamenti che dovessero riscontrare sulla piattaforma o con gli istituti di credito.
Pos, Psc, Pss… sono le sigle di altrettanti documenti inerenti la sicurezza dei cantieri. Fanno parte delle infinite prescrizioni imposte dalla vigente normativa antinfortunistica e da quella sui contratti pubblici. Un recentissimo Decreto Interministeriale, siglato il 9 settembre da tre dicasteri, Lavoro, Infrastrutture e Trasporti, li ha in qualche modo semplificati o, più realisticamente, “schematizzati”. Rappresentano comunque un ulteriore riferimento per chi deve compilare Piani Operativi di Sicurezza, Piani di Sicurezza e Coordinamento o eventuali Piani Sostitutivi di Sicurezza. Il Decreto è già approdato in Gazzetta. L’Unione CNA Costruzioni e Installazione di Pistoia e il CSA sono a disposizione per ulteriori informazioni, per supportare le imprese nella loro redazione e per la consulenza generale. Scarica il Decreto con i nuovi modelli