Appello di Anselmo Potenza a tutti i Parlamentari pratesi

PRATO (10.12.09) –  “Sì, le leggi magari ci sono, ma senza i decreti attuativi non servono a niente”. Partendo così, Ansemo Potenza Presidente della CNA pratese, si rivolge a tutti i parlamentari del distretto “senza distinzioni” – sottolinea Potenza – “perché ci vuole l’impegno in primis del deputato della maggioranza ed anche di quelli della minoranza affinché il Governo, attraverso i decreti di attuazione, renda efficaci le leggi fatte dal Parlamento, altrimenti sono solo tutte parole e promesse al vento”. Questa volta il caso riguarda la Legge 33 del 2009: 10 milioni di euro previsti per i distretti tessili in crisi che hanno impianti di depurazione centralizzata; in Toscana, Prato e S. Croce.

“Parliamo di fondi che potrebbero essere subito impiegati per sostenere la rinegoziazione dei debiti da parte delle piccole imprese – prosegue Potenza – e che potrebbero rappresentare una vera boccata di ossigeno per il distretto pratese. Ad oggi però il Governo non ha ancora messo mano al decreto d’attuazione della Legge. Per questo, in concreto, le risorse restano “inaccessibili” e Prato si vede negato il diritto d’accesso a un plafond di ben 10 milioni di euro stanziati nel 2009, quindi già deliberato ma “surgelato” in attesa che il Governo si decida a fare un semplice atto amministrativo; tanto surgelato da farmi sospettare il solito trucco creativo di Tremonti per promettere risorse senza concretamente erogarle.

A fronte delle enormi difficoltà in cui versano le nostre imprese, in primis quelle del comparto tessile e del contoterzi – dice Potenza – questo impasse “burocratico” appare non solo inaccettabile ma addirittura vergognoso e la dice lunga sulla volontà del Governo di aiutare davvero gli imprenditori ad uscire dal tunnel della crisi”.

Di qui, la decisione di Potenza, di rivolgersi direttamente a tutti i parlamentari dell’area affinché sostengano con forza, “da un lato l’emanazione del decreto di attuazione della Legge 33 e si impegnino in favore di un provvedimento che, oltre a liberare nuove risorse per il distretto, può rappresentare un importante passo avanti per la rinegoziazione dei debiti delle piccole imprese, e, dall’altro, gli emendamenti a supporto degli artigiani e dei lavoratori conto terzi per estendere anche a queste imprese l’indennizzo già previsto per i commercianti che cessano la propria attività”.