In queste settimane, afferma Sergio Giusti Direttore di Cna Pistoia, sta crescendo la preoccupazione da parte di molte imprese in vista dell’approssimarsi del prossimo 30 giugno, data per la quale è prevista l’entrata in vigore della disposizione che obbliga i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e prestazioni di servizi ad accettare anche pagamenti attraverso carte di debito dotandosi della necessaria attrezzatura (Pos).
Nonostante l’impegno profuso in questi mesi da Cna nazionale e da Reti Imprese Italia che pure ha portato allo slittamento di sei mesi di tale obbligo, e ad una attenuazione dell’impatto, con l’esclusione dei pagamenti di importo inferiore a 30 euro, al momento non sembrano esserci le condizioni per una ulteriore proroga oltre il 30 giugno.
A decorrere dal 1 luglio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti a partire da 30 €. effettuati attraverso carte di debito.
Si ritiene importante sottolineare come la previsione della legge “…sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito…” non possa tradursi automaticamente nell’obbligo di dotarsi di POS, permanendo la possibilità di utilizzare altre forme di pagamento, quali contanti, assegno o bonifico.
Più corretto è invece sostenere che, a partire dalla data di entrata in vigore del provvedimento, qualora il cliente privato voglia pagare con carta di debito, l’impresa interessata a quella vendita o prestazione, è tenuta ad accettare anche questa forma, per pagamenti di importo superiore a trenta euro.
È verosimile, afferma il Direttore di Cna Pistoia, prevedere che clienti abituati a pagare con altri strumenti, fatto salvo il limite di mille euro per i contanti, continuino a farlo.
Precisato che la norma non prevede sanzioni in caso di rifiuto di accettazione del pagamento tramite carta di debito, è opportuno che le imprese di concordare preventivamente, laddove possibile, la forma di pagamento, al fine di non provocare un irrigidimento dei rapporti con i clienti: questo è, infatti, il vero rischio che può generarsi dall’entrata in vigore della nuova disposizione.
Per quanto di nostra competenza, conclude Giusti, continueremo a lavorare per attenuare la portata del provvedimento, nella convinzione che principi assolutamente condivisibili quali semplificazione e trasparenza, ma anche sicurezza per gli operatori economici, non si traducano solo in ulteriori oneri per gli stessi.
COMUNICATO STAMPA
Pistoia, 11 Giugno 2014