Domande concrete per chiarirsi dubbi e perplessità su come avviare nuovi tirocini, sui requisiti necessari e sulle modalità di accesso ai finanziamenti. Tutto questo è stato messo sul piatto dalle oltre 40 imprese protagoniste dell’ultimo incontro pubblico organizzato da Cna e Provincia di Prato proprio per capire come cogliere le opportunità lanciate con il bando Linea 7. La misura che ha messo a disposizione 2 milioni e mezzo di euro per l’attivazione di tirocini finalizzati a sostenere l’occupazione nelle imprese colpite dalla crisi.
“Fattibilità e tempistica sono stati i nodi emersi con forza dagli interventi degli imprenditori– dice Claudio Bettazzi, presidente di Cna Prato – che hanno mostrato grande interesse ad approfondire sia le opportunità del bando provinciale, sia i nuovi progetti che Cna sta varando sulla gestione del personale nelle imprese, con l’obiettivo di sostenerle in un compito che può essere facilitato dai nuovi strumenti di finanziamento pubblico”.
“I tirocini e la formazione servono ad accrescere la professionalità e il valore di tutti i nostri dipendenti, e quindi anche delle nostre aziende – prosegue Bettazzi – ed è per questo che in momenti di crisi sono questi i nodi strategici su cui puntare per garantirsi ulteriori elementi di competitività e di rilancio. Del resto, nelle piccole e medie imprese non abbiamo mai giocato sulla pelle delle persone. Nel nostro mondo, gli apprendisti, i dipendenti, i collaboratori, sono da sempre la vera linfa vitale su cui investire e scommettere per far crescere l’azienda e quando abbiamo la fortuna di trovare personale valido, facciamo di tutto per farne parte integrante del corpo aziendale, creando lavoro e trasformando i contratti a tempo indeterminato. In questo senso, abbiamo davanti un’opportunità da non perdere caratterizzata da novità interessanti”.
Tra queste, la nuova misura finanziaria basata sui tirocini e la formazione, per la prima volta, apre le porte a tutte le imprese toscane senza porre limiti territoriali provinciali e per di più annovera, tra i beneficiari, non solo soggetti disoccupati giovani, ma anche persone rimaste senza lavoro che hanno già superato la soglia dei 30 anni di età.