(21.07.2010) – Siglato a Roma al Ministero del Lavoro l’intervento finanziario straordinario per fronteggiare l’emergenza nel distretto industriale di Prato. I 25 milioni stanziati dal Governo alla Regione Toscana saranno comprensivi di interventi di emergenza non solo per Prato ma anche per Quarrata, Agliana, Montale, Calenzano e Campi Bisenzio.
Grande soddisfazione per questo accordo siglato da Regione, Provincia e Comune di Prato con il Ministero del Lavoro, è stata espressa dai presidenti di CNA Prato e Pistoia, Anselmo Potenza e Aldo Piantini impegnati da mesi a costruire uno sforzo politico unitario e condiviso per ottenere provvedimenti a favore degli imprenditori e dei lavoratori rimasti senza occupazione né forme di sostegno al reddito.
“Questo accordo – dicono Potenza e Piantini – è frutto anche della battaglia che le nostre associazioni hanno portato avanti con costanza e con tutta la forza possibile a tutti i tavoli politici e istituzionali nell’interesse delle imprese. Un simile risultato dimostra che quando un distretto come il nostro fa sentire la propria voce, muovendosi in maniera compatta e unitaria, superando schieramenti politici nell’interesse delle imprese e dell’economia, dei risultati prima o poi arrivano.
Unità fra gli schieramenti, a sostegno di cose concrete che servono alla gente, l’avevamo chiesta – dice Potenza – anche in occasione della nostra Assemblea annuale, sia all’on. Mazzoni (PDL) che all’on. Lulli (PD). Le piccole imprese saranno in prima fila a costruire altri risultati anche con il coinvolgimento dei parlamentari pratesi.
Questo è solo un primo passo importante per alleviare drammi sociali e per dare speranza ad un distretto che sconta le conseguenze di una crisi arrivata, qui, in anticipo rispetto ad altri territori.
Detto questo – concludono Potenza e Piantini – è chiaro che la concessione dei finanziamenti è solo una buona premessa. Ora però inizia la parte più difficile perché dovremo capire come poter inserire tra questi progetti interventi ad hoc per il manifatturiero contoterzista, il più colpito dalla crisi e dalla perdita di occupazione”.